
LENTE ROSA – ROBERTA PIRANI SI RACCONTA
Roberta Pirani è una giovane calciatrice alla terza stagione tra le fila dell’Accademia SPAL Femminile. Nata a Ferrara e cresciuta a Quartesana, ha abbracciato il progetto SPAL Women fin dalla sua nascita dopo una prima esperienza nella New Team Ferrara.
Le strade di Roberta e del calcio si incontrano recentemente: “A differenza della maggior parte delle mie compagne, la mia avventura calcistica non si è sviluppata in un settore giovanile, ma è nata soltanto al compimento dei diciotto anni.”
È un altro, infatti, lo sport che accompagna la crescita della giovane biancazzurra fin dalla sua infanzia. “Avevo sei anni quando ho iniziato a fare nuoto, una disciplina che per me ha significato tantissimo ed alla quale mi legano tanti momenti indimenticabili trascorsi in vasca, tuttavia dopo più di un decennio sentivo che era arrivato il momento di cambiare.”
E la scelta è caduta senza dubbi sul calcio: “Nonostante nella mia famiglia non ci fosse nessuno particolarmente appassionato al mondo del pallone, per me questo sport ha sempre avuto un fascino speciale. I primi calci li ho dati da bambina nel giardino di casa insieme al mio vicino Giacomo, una persona cui sono molto legata e con la quale sono cresciuta insieme. Le prime partite, invece, le ho giocate con gli amici e le amiche nei tanti pomeriggi trascorsi sul campo della Parrocchia di Quartesana: erano match infiniti, giocavamo fino a quando non calava il sole e sempre con la regola non scritta per cui chi segnava l’ultimo gol vinceva.”
Sono proprio gli amici a convincerla a fare il grande passo e provare ad entrare in una vera squadra. “Sicuramente il sostegno dei miei amici è stato fondamentale, perché mi ha dato la forza di superare la paura di non essere all’altezza di questa sfida. Avevo una grande voglia di lanciarmi in questa avventura calcistica, ma il fatto di non avere mai fatto parte di una squadra né di avere mai seguito con particolare attenzione i match allo stadio o in televisione, mi spaventava.”
Nel 2015 parte ufficialmente la sua avventura sul prato verde. “Ho iniziato a giocare nella società New Team Ferrara, che a quel tempo era l’unica squadra femminile nel territorio ferrarese. Fin dai primi allenamenti ho capito che avevo preso la decisione giusta e questo anche perché sia le mie compagne sia l’allenatore non mi hanno mai fatto pesare di non avere esperienze di calcio giocato alle spalle.”
Roberta è la testimonianza che con passione, determinazione e sacrificio non è mai troppo tardi per avvicinarsi al calcio. “Non è stato tutto facile, perché mi sono dovuta confrontare con calciatrici già esperte e con una serie di concetti tecnici e tattici totalmente nuovi, ma dopo ogni allenamento non vedevo l’ora di allacciare di nuovo gli scarpini e tornare in campo.”
Sulla scelta del ruolo in campo la giovane di Quartesana ha avuto da subito le idee chiare. “Il mio primo mister mi propose di giocare in difesa, per sfruttare al massimo le mie doti fisiche e, soprattutto, la mia altezza. Io però non lasciai spazio a dubbi: nelle partite con gli amici ero una buona finalizzatrice ed il mio desiderio era quello di voler segnare più gol possibili, così lo convinsi a concedermi una prova da attaccante.”
La crescita calcistica della giovane biancazzurra è rapidissima e tre anni dopo il suo esordio entra a far parte del neonato progetto dell’Accademia SPAL Femminile. “Quando nel 2018 si è aperta la possibilità di giocare con la società SPAL non ho esitato un momento ed ho intrapreso questa avventura con grande entusiasmo. Oggi, alla mia terza stagione da spallina sono molto soddisfatta ed orgogliosa della scelta fatta e del grande affiatamento che si è creato nel gruppo tra tutte le ragazze.”
Fuori dal campo Roberta è una studentessa universitaria ad un passo dal conseguire la laurea. “Sto frequentando l’ultimo anno della Facoltà di Lingue e Letterature Moderne presso l’Università di Ferrara e mi manca soltanto un esame per concludere il mio percorso di studi.”
I piani per il futuro sono già stati tracciati. “La mia aspirazione è quella di poter entrare a far parte di un corpo di polizia, per poter seguire le orme di mio padre che fin da quando ero piccola mi ha trasmesso l’amore per la divisa. Attualmente, insieme agli studi accademici, mi sto dedicando alla preparazione di alcuni concorsi per poter raggiungere questo obiettivo professionale.”
Nonostante gli impegni che la attendono all’orizzonte, riguardo il suo futuro sportivo è sicura. “Anche se sono consapevole che non sarà facile conciliare il lavoro con allenamenti e partite, qualunque sarà la mia occupazione, troverò sempre il modo per continuare a giocare e vivere tutte quelle emozioni che soltanto il calcio può regalare.”