SPALLe parole del Direttore Casella e di mister Dossena dopo SPAL-Virtus Entella

DOMENICA 29 SETTEMBRE 2024

Le parole del Direttore Casella e di mister Dossena dopo SPAL-Virtus Entella

Mister Andrea Dossena e il Direttore dell’area tecnica Casella sono intervenuti ai microfoni della sala stampa del “Paolo Mazza” dopo la sconfitta con la Virtus Entella.

“Dovevamo stare compatti, invece ci siamo allungati soprattutto nel secondo tempo quando gli avversari ricevevano sempre palla tra le linee. Aldilà della tattica e degli errori non possiamo permetterci di non essere squadra.
Senza lo spirito giusto non si riesce ad uscire dalle difficoltà, se nella tempesta ognuno non fa quello che deve fare, la barca affonda. L'Entella è un'ottima squadra, ma troveremo sempre delle difficoltà e ogni squadra ci darà del filo da torcere.

In questo momento io e il mio staff dobbiamo esser bravi a toccare il cuore dei ragazzi, stimolarli nell’orgoglio: non è tanto un discorso di tattica e di numeri, che comunque vanno visti ed analizzati, ma è un discorso di atteggiamento, di animo e di stimoli. Ci siamo confrontati col Direttore e con il Presidente dicendoci che dobbiamo trovare il modo di aiutare questi ragazzi perché è un gruppo unito, anche se in questo momento siamo in difficoltà

Il tifoso della Spal non perde mai: sono solo sette partite che siedo su questa panchina, ma in Italia non mi era mai capitato di trovare un'atmosfera così: è più simile all’Inghilterra da questo punto di vista. Continuano ad incitarti per novanta e passa minuti: sono encomiabili. È frustante non poter regalar loro una gioia.

Ha poi preso la parola il Direttore Casella:

“E’ doveroso da parte mia essere qui in conferenza per chiedere scusa ai tifosi: questa sera la prestazione non è stata all’altezza. In questa partita sono mancate intensità e carattere, sono basilari. Se si gioca senza anima non si va da nessuna parte. Oggi abbiamo una proprietà a cui rendere conto e una piazza da guardare negli occhi, indipendentemente dal modulo e dalla tattica. Per poterlo fare però dobbiamo essere in grado di poter dire, a fine partita: “oggi ho dato tutto”. Per uscire da questa situazione bisogna avere cuore, il resto è una conseguenza; quindi, ognuno di noi si deve guardare dentro e deve tirar fuori le motivazioni. Noi siamo la Spal con un muro di tifosi che spinge per 90 minuti e per tutta la settimana la squadra lavora a mille all'ora: bisogna tirarsi su le maniche e lavorare ancora più forte di prima.

Delle sette gare affrontate finora, il percorso è stato difficile perché abbiamo cambiato tanti giocatori, in salita, ma in crescita. Se però manca il cuore non possiamo andare avanti: la tattica e la tecnica arrivano dopo. Con un pubblico che spinge così, se ognuno mette in campo di più di quello che abbiamo fatto fino ad adesso potremo anche perdere, ma sono convinto che la prestazione sarà differente. A quel punto i risultati saranno una conseguenza”.