MARTEDÌ 20 MAGGIO 2025
Gli staff del settore giovanile incontrano il pedagogista clinico Dott. Alessandro Ugatti
Si è svolto con grande partecipazione e coinvolgimento l’incontro formativo tenuto dal Dott. Alessandro Ugatti, pedagogista clinico esperto in ambito sportivo, dal titolo:
“Il triangolo giocatore – allenatore – genitore: elementi essenziali di comunicazione”.
L’evento, dedicato ai membri degli staff tecnici del settore giovanile SPAL, tra allenatori dell’attività agonistica e dell’attività di base, ha rappresentato un momento di riflessione profonda e di crescita professionale, inserendosi pienamente nel percorso di formazione personalizzata che la società sta costruendo per valorizzare le proprie figure tecniche.
Attraverso un approccio pratico e interattivo, il Dott. Ugatti ha guidato i partecipanti nell’analisi delle dinamiche relazionali che si sviluppano quotidianamente tra i tre poli fondamentali dell’educazione sportiva:
il giovane atleta, l’allenatore e la famiglia.
Sono stati affrontati temi chiave come:
•l’importanza della chiarezza comunicativa nei contesti educativi e sportivi;
•le modalità più efficaci per costruire fiducia e autorevolezza con i ragazzi;
•la gestione del dialogo con i genitori, alleati fondamentali nel percorso di crescita del giovane calciatore.
L’incontro con il Dott. Ugatti ha confermato la volontà della SPAL di andare oltre la tecnica, mettendo al centro del proprio progetto formativo la dimensione umana, educativa e relazionale del ruolo dell’allenatore. Un passo importante all’interno di un percorso più ampio, che punta a costruire una cultura sportiva fondata sulla competenza, sull’empatia e sulla responsabilità educativa, elementi imprescindibili per chi opera con le nuove generazioni.
«Un incontro stimolante, che ci ha fornito strumenti concreti da applicare fin da subito nel lavoro con i ragazzi» – ha commentato Max De Gregorio, responsabile del vivaio biancazzurro.
«Ci ha fatto riflettere su quanto sia importante saper comunicare, ascoltare e creare relazioni sane, non solo per far crescere atleti, ma soprattutto persone.»